Il nostro quotidiano online è stato attaccato da Giuseppe Deni, patron dell’Akragas, in quanto si sarebbe reso colpevole di “dare spazio a chi millanta situazioni inesistenti senza preoccuparsi di ascoltare la controparte per verificare i fatti”.
Ebbene, il nostro quotidiano (che comunque ha sede legale ad Agrigento, nella via Lombardia, e non a Favara), nell’articolo incriminato -che può essere letto in questo link– ha riportato anche il punto di vista del signor Deni, specificando che egli ha denunziato per truffa Emmanuele Canzonieri. Di quest’ultimo, invece, SiciliaOnPress ha riportato “tra virgolette” quanto da egli dichiarato ex novo.
Spiace constatare che il signor Deni, anziché smentire le dichiarazioni del sig. Canzonieri (sulle quali lo stesso Deni sorvola frettolosamente, senza manco sfiorale), se la prenda con SiciliaOnPress che -come sempre- agisce sotto l’egida dell’imparzialità, auspicando il pluralismo nell’informazione e dando voce a tutte le parti in causa di ogni vicenda.
Spiace anche leggere l’invito a “tutti gli organi di stampa a verificare con attenzione le informazioni prima di pubblicarle, per evitare di amplificare falsità e illazioni che ledono l’immagine di chi lavora con serietà e passione per il bene dell’Akragas”.
Le dichiarazioni del signor Canzonieri sono state verificate da SiciliaOnPress con riferimento alla provenienza dallo stesso, ma non sono state fatte proprie dal giornale che si è limitato a riportarle per amore ed onore di cronaca, tenuto conto che non sarebbe stato giusto censurare le dichiarazioni che il medesimo Canzonieri (introdotto ad Agrigento dallo stesso Deni) intendeva rendere noto tramite il nostro giornale.
Sarebbe stata cosa buona e giusta, per converso, che il sig. Deni avesse smentito i fatti che stanno alla base delle dichiarazioni del sig. Canzonieri, rese al nostro giornale, per rendere un servizio alla verità, senza buttarla in caciara.
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