Aveva maturato la decisione da tempo, ma in coerenza con la signorilità ed efficienza che lo contraddistingue, Roberto Albergoni si è dimesso solo dopo aver approvato il bilancio della Fondazione.
Grazie al bilancio e a tutti gli altri adempimenti da lui messi in atto, sarà possibile realizzare il programma previsto da parte della Fondazione.
L’idea vincente era stata di Albergoni
Erano sorti infatti parecchi dubbi, d’altronde, in chi ben conosceva Roberto Albergoni (che poi è stato l’artefice della nomina di Agrigento a Capitale italiana della Cultura 2025 grazie al progetto da lui ideato) sulla sua permanenza alla guida della Fondazione.
Troppi erano stati infatti gli errori, le complicazioni, le brutte figure accumulate durante il percorso segnato dai vari protagonisti dell’evento che aveva visto persino le inspiegabili dimissioni del professor Giacomo Minio da presidente della Fondazione su richiesta del sindaco Francesco Miccichè che a sua volta aveva ricevuto la richiesta da parte del governatore Renato Schifani.
La politica sceglierà il suo successore
Roberto Albergoni se ne va e Agrigento resta Capitale della Cultura 2025. La politica saprà trovare un suo sostituto con ogni immediatezza: magari ci sarà qualche lite per scegliere il nome, perché ce ne saranno tante di proposte e verranno da più parti.
Intanto, però, non ci sarà più la presenza attiva e costante del direttore che aveva ideato il progetto che aveva meritato la nomina di Agrigento da parte del Ministero della Cultura.