La richiesta assolutoria dell’accusa
Ieri, il PM aveva anticipato che avrebbe richiesto il proscioglimento di Giuseppe Alaimo (attuale vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì, coinvolto nell’inchiesta Ianus) sul quale pende l’accusa di avere acquistato della cocaina da un esponente del clan di Gela con la finalità di rivenderla.
Stamattina, di conseguenza, il PM medesimo ha illustrato l’assoluzione dall’accusa in capo a Giuseppe Alaimo, 29 anni, già presidente provinciale della Democrazia Cristiana di Agrigento (carica dalla quale si era dimesso nel marzo dell’anno scorso, a seguito dell’informazione di garanzia ricevuta) ed attuale consigliere comunale e vicepresidente del consiglio di Canicattì.
Gli avvocati difensori di Alaimo sono Giacinto Paci del foro di Canicattì e Giuseppe Dacquì del foro di Caltanissetta.
La requisitoria del PM
Il pubblico ministero della Dda di Caltanissetta, Claudia Pasciuti, ha infatti iniziato la requisitoria del processo scaturente dall’inchiesta Ianus che vede al banco degli imputati ben 64 persone. Si tratta di un’inchiesta che colpito duramente le cosche di Gela nel campo degli affari illeciti in genere ed in quelli concernenti il traffico di droga in ispecie.
Domani il PM concluderà la sua requisitoria nei confronti dei 64 imputati, chiedendo il proscioglimento di Giuseppe Alaimo.
L’udienza preliminare e il troncone abbreviato del processo si stanno svolgendo davanti al gup di Caltanissetta, Sofia Milone, alla quale spetterà di accogliere (o rigettare) la richiesta assolutoria nei confronti di Giuseppe Alaimo, formulata dalla pubblica accusa rappresentata dal PM Claudia Pasciuti.
Il clamore mediatico
Come si ricorderà, l’informazione di garanzia nei confronti del giovane politico di Canicattì ha sollevato un polverone mediatico che senza dubbio ha offuscato l’immagine di Giuseppe Alaimo che adesso -quasi sicuramente- uscirà dall’inchiesta a testa alta e potrà continuare a far politica con lo stesso entusiasmo con cui aveva iniziato.
Nonostante la giovane età, Giuseppe Alaimo è alla seconda consiliatura nel Comune di Canicattì e nel 2021 è stato eletto consigliere comunale (nella lista di Forza Italia) con ben 480 preferenze individuali.
Inoltre, aveva preso oltre 1.600 voti di preferenza alle elezioni regionali del 2022 nella lista della Democrazia Cristiana nel collegio della provincia di Agrigento. Provincia nella quale era stato nominato presidente della DC, dovendosi poi dimettere a causa dell’informazione di garanzia notificatagli.